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Tumore del rene

Il tumore del rene, noto anche come carcinoma renale, è una neoplasia che in Italia colpisce ogni anno oltre 12 mila persone. Esistono diversi tipi di tumore del rene, ma il più comune è il carcinoma a cellule renali, che rappresenta circa il 90% di tutti i casi. I principali fattori di rischio per lo sviluppo del tumore del rene includono il fumo di tabacco, l’obesità, l’ipertensione arteriosa, la predisposizione genetica e l’esposizione a determinati agenti cancerogeni.

I sintomi del tumore del rene possono includere ematuria (sangue nelle urine), dolore al fianco, massa palpabile addominale, affaticamento e perdita di peso. Tuttavia, in moltissimi casi il tumore viene scoperto, quando ancora asintomatico, in modo casuale durante un esame radiologico o ecografico eseguito per altri motivi.

La diagnosi del tumore del rene si basa su vari esami, come l’analisi delle urine, l’ecografia renale, la TC addome-torace e la risonanza magnetica (RM). Il trattamento del tumore del rene dipende dallo stadio del tumore stesso. Le principali opzioni terapeutiche includono la chirurgia, la chemioterapia, l’immunoterapia e la terapia focale.

La prognosi per il tumore del rene varia a seconda dello stadio in cui viene diagnosticato. Nei casi in cui il tumore viene diagnosticato precocemente e trattato in modo adeguato, la sopravvivenza a 5 anni può superare il 90%. Tuttavia, nei casi in cui il tumore si è diffuso a organi o tessuti circostanti o si è metastatizzato in altre parti del corpo, la prognosi può essere meno favorevole.

Dal punto di vista chirurgico, il tumore renale può essere trattato mediante interventi di Nefrectomia radicale e parziale. La nefrectomia parziale (RAPN) è una procedura chirurgica utilizzata per rimuovere la sola parte del rene affetta da tumore, preservando il parenchima renale sano, riducendo così al minimo la perdita di funzionalità renale. La procedura viene eseguita sotto anestesia generale e prevede l’accesso al rene attraverso piccole incisioni o tramite l’utilizzo di strumenti chirurgici robotici. Vengono utilizzate tecniche di imaging come la l’ecografia intraoperatoria o la ricostruzione 3d del tumore e dell’anatomia renale per guidare il chirurgo durante la procedura. La RAPN, ove possibile, è spesso preferita rispetto alla nefrectomia radicale (rimozione completa del rene), in quanto presenta diversi vantaggi. Prima di tutto, riduce il rischio di insufficienza renale acuta postoperatoria, in quanto vi è una minor perdita di tessuto renale funzionante. Inoltre, permette di conservare la funzione renale.

Nel 2023, presso l’U.O. di Urologia dell’Ospedale San Martino di Genova abbiamo effettuato circa 120 interventi tra nefrectomia parziale robotica (mediante l’utilizzo del sistema robotico DaVinci XI) e nefrectomia radicale videolaparoscopica, rappresentando una delle casistiche chirurgiche maggiori a livello nazionale.