Tumore della prostata | Come si Guarisce dal Tumore Alla Prostata | Tumore Prostata Stadio Avanzato Sintomi | L'ipertrofia Prostatica può Regredire | Dr. Guglielmo Mantica

Tumore della prostata

Il tumore della prostata è una neoplasia che si sviluppa nella ghiandola prostatica, un organo presente nel sistema riproduttivo maschile. È uno dei tumori più comuni negli uomini che spesso cresce lentamente e non causa sintomi evidenti nelle fasi iniziali. La diagnosi del tumore della prostata può essere effettuata tramite esami come la visita urologica (esplorazione digitale della prostata), che permette all’urologo di sentire delle eventuali anomalie nella prostata, e il test del PSA (antigene prostatico specifico), che misura i livelli nel sangue di questa proteina specifica per la prostata.

Nei pazienti con un sospetto ad uno o a tutti e due questi esami, si può effettuare una Risonanza Magnetica Multiparametrica della prostata e/o una Biopsia prostatica standard o con tecnica fusion (di fusione).

Una volta confermata la presenza di un tumore della prostata, il trattamento dipende dallo stadio e dalla diffusione della malattia. Nei casi in cui il tumore è localizzato solo nella prostata, si può optare per la prostatectomia radicale, che consiste nell’asportazione chirurgica della prostata (effettuata prevalentemente con approccio robotico). La prostatectomia radicale robotica è un intervento chirurgico per la rimozione della prostata, che viene eseguito in laparoscopia con l’ausilio di un sistema robotico. Questo tipo di intervento offre diversi vantaggi rispetto alla prostatectomia radicale a cielo aperto. La robotica, ci consente di effettuare l’intervento con maggiore precisione e controllo, grazie alla visione tridimensionale ad alta definizione e alla possibilità di utilizzare strumenti chirurgici di dimensioni ridotte. Ciò permette di ridurre al minimo i danni ai tessuti circostanti alla prostata e di preservare il migliore funzionamento dello sfintere urinario e dei nervi responsabili dell’erezione, riducendo sensibilmente il rischio di incontinenza ed impotenza post-intervento. In caso di necessità, in relazione allo stadio e al rischio, si possono rimuovere i linfonodi locoregionali durante lo stesso intervento.

Altre opzioni terapeutiche possono includere la radioterapia, che utilizza radiazioni per eliminare le cellule tumorali, e la terapia ormonale, che mira a ridurre i livelli di testosterone nel corpo per rallentare la crescita del tumore.

Nei tumori più avanzati, quando il cancro si è diffuso ad altri organi, possono essere utilizzate terapie mirate come la chemioterapia o la terapia di deprivazione androgenica, che inibisce l’azione degli ormoni maschili. In alcuni casi, si può optare per un approccio di sorveglianza attiva, in cui si monitorano regolarmente i livelli del PSA e si effettuano ulteriori test solo se ci sono segni di peggioramento.

Presso l’Ospedale San Martino di Genova, effettuo interventi di prostatectomia radicale robotica ed eventuale rimozione dei linfonodi pelvici. In dotazione dell’Ospedale, ed in uso della U.O. di Urologia, abbiamo il moderno sistema robotico DaVinci XI. Nel 2023 abbiamo effettuato circa 160 interventi di prostatectomia radicale robot-assistita, rappresentando la maggior casistica ligure ed una delle maggiori in ambito nazionale.